Top
  >  Viaggi   >  Stati Uniti   >  Arches e il trasferimento a Salt Lake City

Abbiamo ancora problemi col riscaldatore, non solo io ma anche Enrico che fino alla salita di quota a Brice, non perdeva un colpo…
Il mio devo ancora inquadrarlo… a Vegas l’anno scorso ha funzionato per una settimana di fila, ne andavo così fiero!

Detto questo la notte nel mega camp site governativo a nord di Arches, tutto sommato è trascorsa bene, peccato che la sveglia è stata alle sei… già, perché da informazioni e consigli dei local, sembra sia impossibile entrare dopo le sette per sovraffollamento… smontiamo il campo al freddo, ieri sera tutto era già riordinato e ci avviamo al gate del NP.
Ovviamente non c’è una macchina! Questo parco ha circa duemila archi che si sono formati nei millenni con l’erosione di parti più delicate della crosta. Uno dei più gettonati è il “delicate”, un breve camminata porta alla sommità dove ci si può avvicinare e godere della maestosità del lavoro della natura.

Giriamo lentamente apprezzando dei punti poco frequentati… il sole finalmente riscalda bene e la giacca a vento lascia spazio alla magliettina.
E’ ormai mezzogiorno circa quando facciamo i piani per raggiungere in serata, o quantomeno arrivargli vicino, Salt Lake City. A Green River ci componiamo un panino da “Subway”, classica catena fast food, Riprendiamo la 6/191 verso Price.
Da quando siamo rientrati nella Fenice dopo la visita del parco, la radio cb, non si accende più… mah!

La strada è abbastanza monotona… ci si avvicina a Salt, con l’idea di trovare un motel ed essere più rapidi domani mattina.

Tutti i motel papabili sembrano messi nella piccola cittadina di Lehi, rumorosi perchè sotto l’interstate, quindi proviamo più avanti sulle rive del lago…

Niente da fare! Continuiamo a rimbalzare fino ad un RV park vicino ad un lago ed a una grossa centrale elettrica. Nessuno a cui poter chiedere i codici per fare la doccia… unica cosa che poteva interessare in questo frangente, posto un po’ così, si ritorna a Lehi… e tre!

In un simpatico fast food mangiamo velocemente e ci allunghiamo verso un “comfort in” lì vicino.

Evidentemente la giornata per la Fenice non è ancora volta al termine… una pattuglia mi ferma fuori dal locale, mi chiede tutti i documenti, tranne la patente, e mi fa perdere una decina di minuti.

Pensano tutti che in Europa abbiamo la guida a destra! Inspiegabile sta cosa. In realtà mi ha fatto un po’ la predica perché non ho la luce della targa.

Finalmente trovato il motel ci piazziamo e docciamo a dovere. Prime mura dopo 15 giorni di viaggio.

Lehi.

post a comment