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  >  Viaggi   >  Africa   >  Rientrando ad Hargheisa.

Non c’è nessuna fretta. la nostra guida si è preso del tempo e di conseguenza scendiamo verso le otto per tentare una colazione. guardo giu’ e dalla finestra del bagno e vedo che appena sotto, nel piazzaletto, cè un kudu! 
 

 
Me li ricordo benissimo nella zona di Kenia, Namibia e Tanzania… anzi mi ricordo anche bene la grigliata che avevo fatto con la sua carne! 
 

 
L’hotel è enorme, ma la tenuta della strutture sta cedendo seppur recente. Problema risaputo di questi mega hotel create ad hoc e di difficile mantenimento.
 

 
Arriva anche la nostra guida con la toyota pulita di tutto punto! Ben cosi’ non ci sporcheremo le ultime magliette pulite! La direzione è verso l’universita’ di Borama , purtroppo essendo venerdi’ e quindi giorno di festa, non ci sono ragazzi… Tutte le aule sono vuote, incontriamo giusto un paio di donne.

E’ tutto messo un po’ alla rinfusa, sembrerebbe addirittura non utilizzata!
 

 
  Riprendiamo la direzione per Hargheisa, la capitale della terra che non c’è… è asfaltata, ma piena di buchi, quindi non è che si va alla velocità’ della luce! 
 

 
  Sulla via c’è un sito descritto sulla guida inglese che stiamo seguendo, XAAJI DAAHIR. sono una serie di pietre che creano una piccola collina, al dila’ della conformazione, danno la possibilità di vedere l’orizzonte probabilmente il confine etiope. 
 

 
  Nella piana c’è un villaggio molto caratteristico, ne abbiamo visti molti in questi giorni. Io ero curioso di capire come sono costruite internamente… cosi chiediamo il permesso di visitare una “tenda”.   
 

 
  Ovviamente tutto il villaggio si presente curiosando due stranieri bianchi… lasciamo qualche sciellino di mancia e ci dirigiamo verso la capitale. 
 

 
  A pochi km ci fermiamo in un piccolo ristorante ma pulito e sopra alla media degli ultimi giorni, infatti spendiamo quasi 12 $ a testa. 
 

 
  Entriamo in citta’ andiamo al nostro hotel e salutiamo la nostra guardia armata Joussef . Io e Roberto usciamo poi per farci fare dei passaporti somali. 
 

 
  Evidentemente dopo la separazione il somaliland usa i suoi, ne sono rimasti molti della somalia che loro rivendono in regola di tutto… Si sa mai che devo cambiare nazione e un passaporto in piu’ potrebbe venir buono! 
 

 
  Giriamo per quasi tre ore accompagnato da un ragazzo che dice di essere della sicurezza… comunque gentile e conosce tutti. Ci infiliamo nel mercato dove veramente c’è il mondo! Poi ci accompagna in una costruzione di un centinaio di anni costruita dagli italiani. Un venditore di the e latte di cammello ci invita e siamo “obbligati” a finire un bicchiere… non so come finira’ ma non credo ci sia nulla di pulito qua in giro… 
 

 
  Si rientra per organizzare la serata, ci troviamo in un ristorante turco a mangiare spiedini e insalata. 4$ con un paio di bevande. 
 

 
   Prepariamo i bagagli, domani si vola a Mogadiscio e li sara’ un’altra storia! 
 

 
  Hargheisa, Somaliland . 

Comments:

  • Alberto

    12 Novembre 2023

    Un mio commento? Questa è una certa Africa degli anni 70. Degli “ alberghi” con i piedi dei letti dentro lattine di petrolio per fermare blatte lunghe 3 cm. Quelle che arrivano dal soffitto dovrebbe fermarle la zanzariera. In teoria.

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