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  1. Ci svegliamo nel campeggio sull’oceano:il surf camp.

Durante la notte il vento é calato e a parte i tacchini girovaghi abbiamo dormito piú che bene.

Riprendiamo la strada asfaltata a ritroso per visitare il museo di Chan Chan,durante il periodo pre Inca arditi navigatori arrivarono dalle isole della Polinesia trovando una fertile terra da colonizzare. Nel corso dei secoli successivi svilupparono una fervida civiltà che é stata recuperata dagli archeologi e conservata fino ai giorni d’oggi,la particolarità della civiltà Mochi era quella di costruire alte mura (oltre i 10 metri) dentro alle quali il popolo,suddiviso in caste svolgeva le proprie attivita’,finita la visita dei musei ci rendiamo conto che risalire l’entroterra verso Chachapoyas rchiederebbe tantisime ore di guida con il rischio di non riuscire ad uscire dal Perú in tempo per la chiusura del carnet.

Il nuovo programma prevede quindi il trasferimento di circa 600 km sulla N1 Panamericana norte,la lunga strada ormai quasi totalmente asfaltata che collega la terra dei ghiacci (Alaska) con la terra del fuoco. Lungo la costa la temperatura é sempre intorno ai 28°,troviamo quindi una zona ombreggiata in riva al fiume dove possiamo pranzare.

Poche ore dopo alla nostra sosta ci accorgiamo di essere a corto di gas per la cucina, problema non poco irrilevante per il nostro stile di viaggio. Gli attacchi del gas continuano a cambiare di nazione in nazione,dobbiamo quindi recuperare un attacco peruviano per riempire la bombola con valvola argentina,questo problema non e’ per niente banale dato che dobbiamo rimbalzare da un dstributore all’ altro per comporre il puzzle, piu’ i paesi sono trafficati e caotici  piú é difficile risolvere il problema, fatto sta che restiamo senza gas e quindi siamo costretti ad usare il fornellino di riserva, domani vedremo di risolvere questo problema e di rimetterci in pista.

La Panamericana in questo tratto é in zona semi desertica con un aspetto monotono e per niente affascinante. L’approsimarsi del tramonto ci costringe a cercare un punto adeguato per fare campo, l’unico problema é il vento sostenuto proveniente dal pacifico ,in quanto montare le tende con aria sopra i 30 km orari potrebbe danneggiare “le nostre camere”.
Una duna poco piú alta delle altre viene al caso nostro e con la speranza che il vento cali al calar del sole accendiamo un fuoco che ci ha per messo di scaldare i nostri polli arrosto per cenare, concludiamo la serata con il vento ormai quasi nullo ed una magnifica stellata.

La Panamericana N1

Comments:

  • Manu

    22 Dicembre 2016

    sempre bellissimo leggervi!!! In bocca al lupo per il gas!!!accidenti ci sono davvero mille e mille variabili! Buona giornata

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