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  >  Viaggi   >  Centro Americhe   >  Finalmente siamo in strada

Oggi abbiamo lavorato per finire gli ultimi dettagli.Ritorno alla land rover e cerco di capire come utilizzare il corteco che mi hanno procurato ieri…Mi conviene comprarlo e tenermelo per il futuro.All’albergo tutti lavorano alacremente per finire gli ultimi dettagli, la Nene’ mi riveste di pelle il volante che ormai era arrivato alla fine.Un lavoro degno di nota e che da un gran tocco di classe alla Fenice!ci siamo prefissato di uscire al massimo alle 13. Incredibile, quest a volta siamo quasi in anticipo!Usciamo dopo aver fatto acqua ai serbatoi e ci dirigiamo verso un piccolo discount. Faccio quattro chiacchiere con un driver di un TO, mi racconta di un paese perfetto e molto divertente… ma di stare in campana in Salvador e Honduras.Comunque anche qua non scherzano: l’altro ieri , prorpio in centro, hanno ammazzato tre rapinatori:padre e due figli…L’uscita dalla citta’ è al solito complicata e ci prende un poco di tempo… caldo e poche nuovole accampagnano la risalita verso la dorsale montuosa che si snoda da nord a sud del paese.Abbiamo deciso di fare questa strada per non continuare a scorrere la costiera, visto che alla fine la faremo un paio di volte ancora.Non avevo realizzato che qua le montagne sono comunque belle alte: in poco tempo, guidando anche piste sterrate, arriviamo fino a 3400 metri sul livello del mare!.Quello che risulta sempre strano è la presenza di una vegetazione pazzesca a quelle quote… foreste nebulari.L’aspetto generale dei paesini e piccole citta che si uncontrano sulla “2”, danno un senso di sicurezza, strade ben tenute e gente all’apparenza tranquilla.Con l’ausilio di ioverland, applicazione che contiene un fornito database di viaggiatori come noi, troviamo un parcheggio dove poter passare la notte.A parte il fantastico ristorante con griglieria, realizziamo immediatamente che la notte non potrebbe essere calma parcheggiati a bordo strada.Dall’altura si scorge una vallata con un fiume e delle piste sterrate con prati e zone rurali.Decidiamo che potrebbe essere il nostro posto e guidiamo lo sterrato sino ad un piccolo villaggio. Una piccola casa e delle motrici parcheggiate fa a caso nostro: il camionista, prorpietario del posto acconsente a farci passare la notte.Si capisce dallo stupore delle persone a cui chiediamo se possiamo aprire le tende e dormire, di quanti pochi turisti vedono quassu’. Probabilmente le cose cambieranno appena arrveremo alla costa.La temperatura e la quota sono perfette, ormai siamo scesi a 500 metri e possiamo tranquillamente cenare fuori senza alcuna tenda.Ci buttiamo in tenda nel silenzio spezzato solo dal rumore dei grlli. scimmie non dovrebbero essercene, quindi buona notte!San isidro del general

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