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  >  Alfio Lavazza   >  UB sotto l’acqua

Ci si sveglia sotto una pioggia battente come da previsioni.

Le signore non si muovono minimamente… sono in attesa di una guida che li accompagnerà in giro alla città.

Io ed Enrico ci prepariamo per la chiamata di Sanjia. Il tempo passa e la mattina se ne va. Dopo vari wa e confronti capiamo che la famosa chiamata da parte di un ufficiale della dogana centrale non arriverà mai.

Facciamo un passo indietro: novembre 24. Entriamo dal confine nord dalla Russia… di tutte le solite carte doganali di importazione temporanea nessuna riporta una data di uscita.

Lasciammo i mezzi in un deposito privato e in dogana già ai tempi ci fecero compilare un modello #500 per poi, alla fine della giornata, chiederci una cauzione di 12k euro che sarebbero stati poi restituiti in uscita.

Ovviamente non accettammo e cancellammo il modulo senza più figurare in dogana. Preparammo documenti in mongolo e deleghe notarili per fare operare il nostro conoscente in UB.

Circa tre mesi fa la dogana volle sposare i mezzi in una warehouse facendo applicare il modello #320 che doveva garantirci l’uscita dal paese senza cauzioni.

La cosa a me già puzzava di sequestro… per altro già avvenuto in Colombia nel 2017 con altre modalità (Ndr).

Ma andiamo oltre…

Ieri scopriamo che, dopo ore  di uffici vari e interminabili viaggi in taxi, il modello #320 prevede un deposito di circa 17k euro (in valuta locale) che sarebbe restituita all’uscita.

Tra latro la pensatona sarebbe di applicare un form usato per il trasporto del mezzo via camion… faccio presente che il la Fenice la guido… ops non si puo’.

E due!

Ovviamente si declina e si cerca di parlare con il megacapogalattico.!

La giornata finisce e anche la speranza di avviare i mezzi con lei.

Oggi quindi aspettiamo questa fantomatica chiamata dalla sede centrale. Più il tempo trascorre, più la tensione aumenta.

La guida delle mogli è una carina ragazza mongola della zona degli Altai. Poco più che ventenne li sta accompagna per la città. Vista la situazione di stallo ci aggregriamo nella visita del museo. Tempo di pranzo e si va in un locale già da noi scoperto l’inverno.

Io è qualche ora che tampino Sanjia e comincio a ventilate la necessità di chiamare un avvocato…

Siamo in macchina per visitare un monumento all’aperto e con 380 scalini quando arriva la chiamata di Sanjia che il modello #700 è stato applicato e dovrebbe garantirci il lasciapassare.

Ovviamente gli animi si sollevano e comincia un incrocio di taxi per recuperare i documenti e nello stesso tempo istruire la guida delle mogli, che viene promossa sul campo traduttrice ed esperta di moduli doganali… Sanjia deve assentarsi per qualche giorno!

Impiegheremo circa 4 ore per percorrere 10 km in taxi per la modica cifra di 3.75 euro.

Rientrati in albergo siamo tra il fiducioso e guardinghi. Troppe volte ci hanno bannato all’ultima ora. In Colombia litighammo per 6 giorni.

Non ho dormito molto… fuso e tensione.

ULAN BATOR  quando piove piove!

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