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[ngg_images source=”galleries” container_ids=”9″ display_type=”photocrati-nextgen_basic_thumbnails” override_thumbnail_settings=”0″ thumbnail_width=”120″ thumbnail_height=”90″ thumbnail_crop=”1″ images_per_page=”20″ number_of_columns=”0″ ajax_pagination=”0″ show_all_in_lightbox=”0″ use_imagebrowser_effect=”0″ show_slideshow_link=”1″ slideshow_link_text=”[Show slideshow]” order_by=”sortorder” order_direction=”ASC” returns=”included” maximum_entity_count=”500″]La Fenice è un land 110 SW del 1997.

Ultima generazione di motori meccanici senza elettronica a parte un controllo sulla marmitta catalitica con conseguente gestione della wastgate.

Tolto quello hai tolto tutto quel poco di elettronica… e di conseguenza tutto quello che non si potrebbe riparare!

Il motore è un 300 TDi con intecooler.

A mio avviso il bello di Land Rover consiste nella possibilità di inserire e applicare attrezzature all’interno senza troppa difficoltà.

La Fenice , per questo particolare viaggio che dal Sud America la porterà in Alaska, deve affrontare diverse tipologie di clima: da quello freddo e ghiacciato della Patagonia al clima tropicale delle foreste Amazzoniche. Le salite ai passi Andini la porteranno a raggiungere anche i 5000 mt. su piste sterrate.

Quindi: freddo e quota, caldo e pioggia!

Partendo dalla parte meccanica il motore è sempre quello, niente preparazioni o modifiche, semplicemente dei bei tagliandi approfonditi con la sostituzione della cinghia di distribuzione che è il vero tallone di achille del 300 TDi. La pompa del gasolio è stata leggermente aperta per avere un minimo di surplus di gasolio a necessità.

Ho sostituito il gruppo del condizionatore con un compressore per aria compressa, in realta è sempre il compressore dell’aria condizionata che ho modificato.

Dove ho dedicato molto tempo,  è stata la parte assetto. Quindi sospensioni ed ammortizzatori sovradimensionate, questo perchè in ordine di marcia posso arrivare anche a 3400 kg.

Le ruote e gomme africane, hanno lasciato posto a delle tassellate piu’ consone agli sterrati duri e piste fangose.

Il rollbar esterno l’ho costruito appositamente per scaricare il peso delle due Aircamping sul telaio, lasciando libera da carico tutta la struttura in alluminio caratteristica del defender.

Per discorso autonomia, la parte posteriore del 110ha un grosso vano che viene colmato con un serbatoio indipendente che porta a circa 310 litri il carico complessivo di gasolio, dandomi una autonomia variabile da 1700 km a 2000Km.

Acqua: non essendo zone particolarmente desertiche per centinaia di chilometri, ho predisposto due piccoli serbatoi indipendenti con autoclave, di 32 litri cadauno.

Un buon frigorifero a compressore, un riscaldatore a gasolio per le tende con scheda per la compensazione della quota ed un pannello solare per la ricarica delle due batterie, completano la parte “comfort” della Fenice.

Detto cio’ la parte posteriore è stata attrezzata con armadietti in compensato multistrato e portelli a filo. Un cassetto su guide scorrevoli favorisce la fuoriuscita di quattro casse di alluminio stagne alla polvere che contengono: vestiario, tutta l’attrezzatura da cucina, i viveri giornalieri.

Navigazione affidata ad un tablet android della panasonic con una applicazione cartografica a cui non manca nulla.

Tutto qua niente fronzoli o strane cose.

 

Comments:

  • Manu

    6 Dicembre 2016

    Io adotto un pezzettino della Fenice … posso?

    reply...

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