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  >  Alfio Lavazza   >  Hoh Ereg lungo il confine russo.

Ieri abbiamo fatto poca pista ma le ultime ore sono state stancanti: siamo andati a guidare lungo la morena glaciale di un ghiacciaio.

Evidentemente pista non agevole… tra l’altro per vedere delle incisioni abbastanza banali.  Il vero problema è che in questi anni ne abbiamo viste di ogni tipo e alla fine sono dei dejavue.

Quello che ci lascia un pelo perplessi è il fatto di essere fermi alle 15… quando si potrebbe scavallare ed avvicinarsi verso il giorno successivo.

UTZI non ci approva la deviazione e non siamo nella posizione di discutere più di tanto.  Questo è un pò il limite di quando ci si appoggia a una guida e non sei indipendente e potresti gestire tu il sistema…

Comunque approfitto per dare una guardata alla Fenice perché questi 3000 km di piste non sono stati una passeggiata.

Devo fare il livello del riduttore, registro, mai fatto in trenta anni, la scatola guida che ha cominciato ad avere troppo gioco, varie ed eventuali!

Dormiamo tutti nella gher di fianco ad un fiume. Facciamo un tentativo di dormire sulle reti metalliche: io bene, Nene un pò meno.

La mattina la signora puntualmente accende la stufa alle 5. La guida la lascia spegnere e siamo di nuovo al freddo! Nei Sacchi si sta bene non scendiamo sotto lo zero.

Partiamo per una pista che attraversa una vallata che come già ricordato sembra campo imperatore in centroItalia.  Giusto quei 400 km più lunga.

Ha nevicato ed i paesaggi sono molto interessanti.

Incontriamo degli svizzeri di Sion che hanno noleggiato tre toyo: autoadesivi che le numerano e viaggiano rigorosamente in ordine crescente!

Arriviamo dopo un’ora circa al gate dove i militari ci controllano visti e permesso di entrata.

Il passo è presidiato: a circa 30 km c’è la Russia.

La pista che si inerpica sino a 3200 metri è fangosa e gibbosa in modalità tosta! Solo con ridotte e saltando tra guadi e neve… si arriva in vetta dove il ghiacciaio si manifesta in tutta la sua potenza.

È completamente innevato e non noto crepacci evidenti e tantomeno saraccate sommitali.

Sembra un posto speciale per fare dello skyalp.

Scendiamo quasi sulla morena di destra con la Fenice.

Facciamo un picknic in alta quota e rientriamo cambiando la gher con una più figa e con i letti!

Io, durante la discesa, spacco l’antenna del cb. D’altronde l’ho comprata negli stats ad uso camion… non esattamente il fuoristrada duro che facciamo qua.

Mentre la banda si intrattiene con dei turisti mongoli io la riparo e penso farà il suo dovere.

Abbiamo del tempo che di solito non abbiamo mai! Ne approfittiamo per rilassarci e fare una sauna!

Scherzo! Solo che alla richiesta di caricare la stufa arriva un addetto con carbone e la temperatura nella gher passa da 10 gradi a 35 e la stufa comincia a diventare rosso ciliegia!

Siamo in maglietta e pantaloncini ma tutto scotta!

La Nene cucina come sempre! Impeccabile matricola in gher riscaldata con sterco di yach.

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