
Mocba alla “cieca”
Mosca – “All Stations”
Non è un modo di dire folcloristico!
In aeronautica si usa quando si manda un messaggio all’aria destinato a una stazione ricevente non definita.
Qua ho pensato di usarlo perché sono giorni che il segnale GPS va e non va, con frequenza variabile dal minuto ai cinque.
Siamo così abituati al costante aiuto del “dove mi trovo” che abbiamo perso l’abitudine a leggere le vie e capire dove ci si trova su una carta.
In una città come Mosca, con venti milioni di persone e scritte solo in cirillico, risulta un pelo complicato…
Questo però è anche divertente e ti tiene bello attivo.
Durante i nostri giorni a Mosca hanno fatto la maratona! Ne ho corse tre e ho invidiato questi atleti che attraversavano la città nella più tranquilla mattinata della domenica.

La strada a più corsie che attraversa la Moscova
Non vi scriverò su cosa fare o vedere — Google e le IA vi daranno dozzine di idee migliori — voglio soffermarmi su alcuni aspetti pratici, legati al mio modo di viaggiare.
Metropolitana di Mosca: un museo sotto terra
Usare la metro di Mosca non è semplicemente spostarsi: è entrare in un’altra città sotto la città.
Progettata negli anni ’30 come “palazzo del popolo”, è una delle reti metropolitane più spettacolari del mondo.
Ogni stazione è un piccolo museo.
Le più famose — Komsomolskaya, Mayakovskaya, Kievskaya, Ploshchad Revolyutsii — raccontano in mosaici, bronzi e marmi la storia e l’orgoglio sovietico.
Scendendo le scale mobili (alcune oltre i 100 metri di profondità!) si entra in un mondo di lampadari, archi dorati e statue di eroi popolari.
Il livello di manutenzione è impeccabile: i treni passano ogni 90 secondi, sempre puntuali.
Oggi la metro conta 14 linee, oltre 250 stazioni e più di 400 km di binari.
Per spostarvi vi serve la Troyka Card, una tessera ricaricabile contactless valida per metro, tram, bus e perfino per i battelli fluviali. Costa poco piu’ di un euro dicauzione e una corsa circa 67 cent di euro.
Consiglio: scaricate l’app ufficiale “Московский Транспорт”. È intuitiva, funziona offline e mostra anche i nomi in latino.
Le ore di punta sono feroci, quindi se potete evitate 8–10 e 17–19: a quell’ora si muove tutta Mosca.

Il degrado del segnale GPS
Il GPS a Mosca va e viene.
Ci sono jammer potentissimi che inibiscono l’utilizzo dei navigatori nei pressi dei centri governativi e militari.
Vi consiglio di scaricare l’app russa alternativa a Google Maps — molto più precisa e scritta in cirillico.
Il degrado non dura a lungo, ma bisogna prepararsi:
basta fermarsi, leggere bene gli incroci e memorizzare i riferimenti principali.
Può sembrare scomodo, ma restituisce quel gusto di orientarsi “a mano”, come si faceva una volta.

Navigazione sulla Moscova
Mosca va scoperta anche dall’acqua.
Il fiume Moscova, che attraversa la città per oltre 80 km, offre una prospettiva unica e rilassata.
Le partenze più comode sono da Gorky Park Pier o Hotel Ukraina Pier (sotto il grattacielo staliniano).
Le imbarcazioni della Radisson Royal Flotilla sono le più note: moderne, riscaldate e con ristorante a bordo.

Il giro classico dura circa due ore e tocca i luoghi più iconici:
il Cremlino, la Cattedrale di Cristo Salvatore, la Casa Bianca russa, e il nuovo quartiere Moscow City con i grattacieli di vetro.
Al tramonto, quando le luci si riflettono sull’acqua, la città diventa davvero spettacolare.
Consiglio: portate una giacca antivento, anche d’estate. Sul ponte superiore tira sempre aria fresca.
E non dimenticate la fotocamera: il profilo del Cremlino visto dal fiume è tra le immagini più belle del viaggio.

Campeggio vicino al Museo dello Spazio
Uno dei luoghi che più mi ha sorpreso a Mosca è stato il campeggio nei pressi del Museo della Cosmonautica (VDNKh).
Non è semplicemente un’area sosta, ma un piccolo campo base urbano per viaggiatori e camperisti che arrivano da tutta Europa e dall’Asia centrale.
Si trova nella zona nord-est della città, a circa 10 minuti a piedi dal Museo dello Spazio e dal parco VDNKh — un immenso complesso espositivo sovietico che merita da solo una giornata.
Il campeggio è tranquillo, custodito e ben gestito.
Dispone di:
- piazzole su fondo compatto per tende, camper e 4×4;
- servizi puliti e riscaldati;
- corrente elettrica e acqua potabile;
- docce calde e piccola cucina comune;
- Wi-Fi gratuito e area barbecue.
Il prezzo, al cambio, è attorno ai 10 euro a notte, un vero affare per Mosca.
L’area è recintata e sicura, e permette di lasciare i mezzi parcheggiati anche per più giorni.
La fermata della metro VDNKh è a pochi minuti e vi collega direttamente al centro città in meno di venti minuti.
Per noi è stata la base ideale per visitare Mosca senza stress.
La mattina si entra in città con la metro, la sera si torna nel silenzio del campeggio, tra gli alberi e le luci del museo dedicato a Gagarin e all’epopea spaziale.
È uno di quei posti che raccontano lo spirito dei viaggiatori overland: semplici, funzionali, accoglienti.
Un piccolo angolo di pace nel caos della capitale russa.

Parcheggi e circolazione
I parcheggi si trovano abbastanza facilmente, ma il pagamento è complicato.
Quasi tutti funzionano con riconoscimento targa o SMS, quindi per chi ha veicoli stranieri e carte non locali è impossibile pagare.
Abbiamo quindi parcheggiato in zona consentita per tre giorni consecutivi, senza ricevere multe.
Tuttavia, consiglio di informarsi sempre con il personale dell’hotel o del campeggio: Mosca cambia spesso le regole sulla sosta.
In conclusione
Mosca non è solo una metropoli monumentale: è un labirinto di strade, ponti, acque e luci.
Serve pazienza, curiosità e un pizzico di coraggio per muoversi come un viaggiatore e non come un turista.
Ma una volta che impari i suoi ritmi, ti rendi conto che è una città che funziona, viva e sorprendente.