Vladivostock
La traversata di oltre trecento miglia è una linea quasi retta verso l’estremo sud est della Russia. Quasi… perché noto dal mio satellitare che siamo furi rotta di un 5 gradi. Durante la notte, a circa 150 miglia dal porto di arrivo noto una quantita’ di pescherecci notevole che illumina il mare nero senza un minimo di luna!
Il traghetto passa senza rallentare.
Più avanti, guardando bene le carte capirò che il fuori rotta non era dovuto a stare un pochino col muso nel vento per avere un’onda meno “cattiva… La Corea del nord è bella vicina e andare ad interferire nelle acque internazionali mi sa che è cosa saggia.
Tra l’altro alla tv si vedono continui spostamenti di grossi camion e siti dove probabilmente si stanno approntando basi di lancio piuttosto grandi…
Passiamo tutta la notte in branda, abbastanza stanchi ma anche per evitare di stare male, il traghetto si è riempito, di vetture e di persone. Sono di diverse nazionalita’, di certo gli unici europei siamo noi tre.
L’equipaggio ormai ci saluta ogni volta che ci becca in giro, il comandante si accerta che siamo sereni e se ne va. Alla mattina, con tutta calma, facciamo una sorta di colazione comprando dei biscotti al piccolo market. Come da previsione il mare si calma pian piano, resta un forte vento da nord, è probabilmente siberiano questo ha fatto crollare le temperature e col cavolo che si gira con il maglioncino!
Le prime isole si intravedono a destra della nostra rotta… a sx la costa che si allunga verso la corea del nord viene riportata come selvaggia. Orsi e leopardi si trovano frequentemente nella boscaglia, almeno cosi’ ci riferisce una ragazza che è originari di li.
Ci domandiamo come mai ci sono circa queste 150 persone a bordo che vi assicuro sono del tutto scollegate fra loro. La risposta è semplice: l’operazione speciale ha messo a terra tutti i voli da e per un territorio diverso dalla Russia. Cosi’ va da se che l’unico sistema di rientrare o spostarsi è questo traghetto. Incontriamo e scambiamo delle opinioni con gente di vlad e coreani. Io conosco, grazie alla mia passione di velista, un uomo che indossa un cappellino di un sail GP. Chiedo se ha partecipato al circuito e discorrendo di vela mi dice di essere un armatore di un 60′ a vela che tiene a Vladivostock. Scende dalla nave obbligandomi a registrare il suo numero e a chiamarlo in caso di bisogno se servisse.
In una delle passeggiate sui ponti vediamo un intervento piuttosto deciso verso un soggetto che voleva buttarsi a mare a qualche decina di miglia dalla costa: inutile raccontarvi che finira’ con le manette ai polsi e rinchiuso in qualche cabina.
Prima di scendere l’equipaggio mi chiede di fare delle foto ricordo che sono ben felice di scattare,.
Le operazioni sono lunghe, lunghissime per i nostri standard: probabile piu’ di due ore.
Dobbiamo fare l’immigration e la dogana.
Nel classico posto controllo di controllo una giovane donna chiede il passaporto e comincia a fissarmi negli occhi e verifica la corrispondenza con il passaporto, prendono le impronte, sfoglia gli innumerevoli timbri sulle pagine… mi fissa. Più mi fissa e più io la guardo, non ho problemi… non nulla da temere.
Non è convinta.
Chiama un ufficiale e sento, non capendo nulla di russo che elenca dei paesi che ho visitato. Probabilmente sono un po’ troppi, visti americano, somalia,sudan…e questo l’ha insospettita. Poi evidentemente l’ufficiale risolve e finisce li.
Mi timbra il passaporto e mi spedisce dall’altra parte.
Mi siedo su una sedia e attendo Enrico che finisce il suo screening. Vengo richiamato da una voce femminile decisa… alzo lo sguardo e passando dal tacco dodici alla divisa verde salgo al viso: una donna bellissima! E’ un ufficiale della dogana che mi fa capire di sbrigarmi e di levarmi di là!
Arriviamo tutti e tre davanti agli ufficiali di dogana per il controllo dei bagagli a mano. Sono in cinque, compreso la traduttrice. Domande precise e senza tanti preanboli: cosa fate, dove andate come mai siete finiti qua. Bloggher? Fotografo? In effetti qualche domanda me la sarei fatta anche io!
Spiego del nostro progetto di giro intorno al mondo in macchina, che non sono un giornalista e che non sono ne youtuber ne bloggher. Solo che ho in macchina un drone e non sono riuscito a prelevarlo per mostrarlo a loro. Capite le potenzialita’ del drone mi dicono che non è vietato e che non ci saranno problemi.
Siamo in Russia. Yuri si presenta all’uscita, non ci voleva molto a riconoscerci.
Ci porta in un capsul hotel, pulito e con i suoi 20$ ci da tutto quel che serve. Fuori cominciamo a percepire il freddo dell’inverno russo…
Ci lascia dei soldi e paga l’albergo, persona insostituibile.
Qui di seguito i contatti che potrete usare se avrete necessita’ di spedizioni da e per la Russia:
Yuri Melnikov
Direttore generale
Collegamenti, Ltd.
Via Svetlanskaya 89, ufficio 312
690001, Vladivostok, Russia
Tel/Fax: +7 423 2221578
Tel: +7 423 2220887
Cellulare: +7 902 5243447:
E-mail: ymelnik@links-ltd.com
E-mail alternativa: yuri.melnikov.links@gmail.com
Sito web: www.links-ltd.com
Le carte di credito dei circuiti extra Russia non funzionano e non funzioneranno. Si puo’ tranquillamente andare in una banca e aprire un conto e successivamente usare carte di credito emesse.
Troviamo un ristorante giorgiano dove ci accolgono in amicizia, passiamo in un bar a bere un drink e si finisce a bere degli shot di fernet…
Andiamo in branda, oggi giornatona da piazzare sul calendario.