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La notte passa sotto la tenda con un caldo veramante notevole…Il clima è veramente confortevole, la vegetazione rigogliosa e la stagione delle piogge alle spalle ci facilita la vita.Durante la notte nulla di particolare, solo che i galli hanno cominciato a cantare alle quattro e trenta!

Il fuso non è ancora smaltito, ma pian piano ci si acclimata e il riposo si allunga.ci alziamo verso le sette e, tranne Nene, andiamo a fare quattro passi sulla strada sterrata prorpio innanzi a noi: scopriamo gente e piccole abitazioni molto ben tenute.E’ domenica e tutto è molto tranqillo, ma il sole ha gia’ cominciato a farsi sentire.Dopo na gran bella colazione ci lasciamo alle spalle il nostro camp, salutiamo il propietario del campo e andiamo a riprenderci la 242 che ci conduce al mare.Non si procede particolarmente spediti… qualche camion che trasporta zucchero rallenta il traffico.Ripercorriamo a ritroso la strada principale costiera che attraversa l’intero paese, un po’ come la nostra adriatica.Sulla via facciamo provviste di frutta e verdura, varieta’ e quantita’ si sprecano.

Lo scorrere dei km ci apre a volte degli scorci di mare e spiagge veramente belli, tentiamo una sortita in spiaggia che si rivelera’ fallimentare, troppo caldo!Riprendiamo a scendere interrompendo il viaggio a pochi km dal Corcovado.La Fenice presenta un problema della carica delle batterie… carica a tratti e poco. Soprattutto appena si scalda molto l’alternatore.Troviamo refrigeri, per usare un eufemismo, in un enorme palmeto da datteri, insalata e un gran bere.Questo potrebbe essere un bel problema, sebbene sia munita di un pannello solare, non è certo sufficiente a mantenere la carica con i servizi che utilizziamo: frigor, tablet, luci e radio…Arriviamo alla base di Osa Wild, il TO che dovrebbe aver organizzato la nostra escursione ne parco del Corcovado.Li troviamo con facilita’ e ci spiegano tutte le modalita’ della gita, saranno una cinquantina di km immersi nella foresta equatoriale.

Troviamo un bel campeggio a ridosso della baia e ci piazziamo per la sera.

Ho un po’di tempo e metto in funzione il drone per vedere dall’alto la situazione… dopo varie celebrazioni, non posso decollare perché mi trovo sulla testa pista del piccolo aeroporto di Imenez! Che palle!!!

La Nene’ ci prepara, in vista della camminata di domani, un grandiosa pasta alla carbonara.alla sera in un baretto vicino ci sollazziamo e teporeggiamo nell’attesa di un bella dormita!Saludos.

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